Allattamento al Seno: Consigli Sostenibili



Ciao a tutti!

 

Oggi volevamo parlare con voi di allattamento al seno.

Sappiamo che l’argomento potrebbe sembrare “fuori tema”… in realtà, grazie ad alcuni piccoli consigli sostenibili che vi daremo qui su Idee dalla Natura, sarete in grado di affrontare al meglio un periodo che per noi mamme è tanto incantevole quanto difficile.

 

Ebbene si, soprattutto all’inizio l’allattamento può creare qualche problema alla neomamma che, senza essere veramente preparata nonostante i nove mesi di gravidanza, si trova a dover offrire il seno al proprio cucciolo per favorirne la crescita e, non meno importante, contribuire alla creazione di quel legame unico tra mamma e figlio.

 

Allattare o no? A richiesta o imponendo degli orari? Per quanto tempo?

Sono tutte scelte molto personali e soggettive che noi, ci teniamo a sottolineare, rispettiamo in qualsiasi caso.

 

Nel mio caso ho scelto di seguire un allattamento a richiesta. Ciò significa che tutte le volte che Alessandro chiedeva (a modo suo) di attaccarsi al seno, io esaudivo il suo desiderio.

Attenzione: non significa usare il seno come diversivo nel caso in cui il bambino inizi a fare capricci.

Per me si è trattato di soddisfare il senso di fame del mio piccolo che, in alcuni periodi (i cosiddetti scatti di crescita), mi ha portato a dovermi prendere cura in modo particolare del mio seno.

 

Il bambino deve infatti imparare ad attaccarsi correttamente al capezzolo per poterne trarre il maggior nutrimento possibile rendendo però sostenibile il momento anche per la madre.

Nessuno sa come fare all’inizio del percorso. Si tratta di una scoperta continua tra mamma e figlio che, giorno per giorno, creano così il loro equilibrio.

 

In questo articolo vorremmo quindi darvi qualche piccolo consiglio basato sulla mia esperienza. Magari a qualche dolce mamma in attesa, o a quelle alle prime armi con la “gestione” del seno, possono tornare utili!

 

Soprattutto nel primo periodo può accadere di avere delle perdite di latte consistenti.

Nel mio caso sono stata obbligata a tornare al lavoro dopo neanche un mese dalla nascita del piccolo Ale e quindi, nonostante il tiralatte sempre in borsa, mi sono dovuta attrezzare per non trovarmi in situazioni imbarazzanti nel bel mezzo di una riunione.

 

Ammetto che all’inizio ho provato anche io ad usare le coppette assorbilatte. Sono facilmente reperibili sul mercato e ce ne sono di tutte le forme e dimensioni. Si tratta di cuscinetti monouso che devono essere inseriti tra il seno ed il reggiseno allo scopo di assorbire il latte che, naturalmente, fuoriesce durante la giornata.

 

Sono generalmente prodotte con materiali sintetici (normalmente poliestere) e, forse a causa della mia pelle estremamente sensibile e delicata, dopo pochi giorni di utilizzo ho capito subito che avrei dovuto trovare una soluzione alternativa.

 

Ho quindi deciso di provare i dischetti lavabili in bambù (qui trovate la nostra proposta).

Risultato: decisamente più delicati sulla pelle, zero irritazioni fin dal primo utilizzo, ottima assorbenza e, ultimo ma non per importanza, per nulla dannosi per l’ambiente.

 

I miei capezzoli arrossati hanno finalmente tirato un sospiro di sollievo ed anche il mio portafoglio ha ringraziato. In base al proprio flusso di latte basta portarsene sempre qualcuna pulita in borsetta per poter eventualmente sostituire quelle troppo bagnate ed il gioco è fatto!

 

In commercio se ne trovano diverse alternative. Io, ad esempio, stando fuori dal mattino presto fino a tarda serata avevo preferito acquistare una confezione da 12 pezzi. In questo modo ero sicura di avere sempre la scorta e, anche nel caso in cui non fossi riuscita a lavarle la sera tornando dall’ufficio, avrei comunque avuto una piccola riserva per il giorno seguente.

 

Un’altra realtà che ci si ritrova spesso a dover affrontare è quella delle ragadi.

Soprattutto all’inizio non c’è alternativa: il seno si deve abituare!

 

Non è detto che il capezzolo arrivi a lesionarsi ma quasi sicuramente ci saranno periodi in cui sentirete un forte indolenzimento, a volte dolore, ed il seno arriverà ad essere decisamente “stanco”.

 

In alternativa alle classiche creme vi suggerisco quindi di provare l’olio di cocco! Per me è stato un vero toccasana…

Oltre agli utilizzi più conosciuti, come quello alimentare e per la cosmesi, l’olio di cocco ha proprietà emollienti che aiutano a lenire arrossamenti ed irritazioni.

 

Non volevo infatti che il mio cucciolo mettesse in bocca qualcosa di potenzialmente tossico e, con questa soluzione, ho risolto tutti i miei problemi.

Per i primi mesi ho applicato l’olio costantemente… Dopo ogni poppata ne spalmavo in quantità, massaggiando l’area più dolente per poi passare una salvietta umidificata prima della poppata successiva.

 

Questi accorgimenti mi hanno aiutata a superare i periodi più critici e a godermi appieno il nostro momento: mio e di Ale.

 

E voi? Come avete affrontato l’allattamento? Che astuzie avete applicato nella vostra quotidianità?

 

Come sempre fatecelo sapere nei commenti qui sotto e… al prossimo articolo!


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