Filtri Fisici e Filtri Chimici: Come Scegliere la Crema Solare



Ciao ragazze!

Visto il successo scaturito dalla diretta su Instagram dedicata alle creme solari, abbiamo deciso di “fissare” i punti più importanti all’interno dell’articolo di oggi, dedicando ancora un pò di spazio ad un argomento poco conosciuto ma, per noi, molto importante.

Come emerso anche durante la nostra intervista con Francesca, biologa marina (@huvrricane), l’impatto che i nostri comportamenti hanno anche sugli ambienti acquatici è davvero poco divulgato.

Si sente spesso parlare dell’inquinamento delle acque legato all’abuso della plastica ma, ad esempio, cosa accade ogni volta che andiamo a farci un bel bagno rigenerante e rinfrescante dopo esserci spalmate sul corpo un bello strato di crema protettiva?
Abbiamo mai pensato, oltre al fattore personale (e quindi al beneficio o meno che potremmo avere a livello cutaneo), a quale potrebbe essere la conseguenza per le acque (e la vita marina) in cui ci andremo ad immergere?

 

All’interno di questo primo articolo parleremo quindi di:

  1. Cos’è la protezione solare
  2. Cosa sono i raggi UV
  3. Qual è la differenza tra filtri solari chimici e fisici
  4. Cosa sono i filtri solari fisici
  5. Cosa sono i filtri solari chimici
  6. Come sapere se un cosmetico contiene nanoparticelle
  7. Quali solari scegliere e cosa vi proponiamo noi

 

Cos’è la protezione solare

Le creme solari rappresentano i cosmetici estivi per eccellenza e non dovrebbero mai mancare durante la stagione estiva a prescindere che si decida di andare in vacanza al mare! Ci aiutano infatti a proteggere la nostra pelle dalle radiazioni ultraviolette del sole.

Tecnicamente si tratta di prodotti in crema, olio, gel o spray destinati ad essere applicati sulla pelle al fine principale di proteggerla, assorbendo o disperdendo i raggi UV.

Come si può intuire da quel che abbiamo detto fin ora, non tutti i solari sono uguali. Le differenze possono coinvolgere molti aspetti ma la più importante riguarda proprio il meccanismo in cui questa agisce: tramite filtri di tipo fisico o chimico?

Ma andiamo per gradi.

 

Cosa sono i raggi UV

La radiazione ultravioletta è la radiazione più “energetica” dello spettro solare con cui entriamo in contatto e, proprio per questo motivo, potenzialmente anche la più pericolosa per la nostra cute.

I raggi UV si dividono in UVC, UVB e UVA.

  • UVC: hanno una lunghezza d’onda dai 100 ai 280 nm. Sono molto pericolosi ma, venendo assorbiti dai gas della stratosfera, non riescono a raggiungere la superficie terrestre.
  • UVA: hanno una lunghezza d’onda che va dai 315 ai 400 nm. Sono molto penetranti tanto da poter raggiungere il derma e alterare la struttura delle fibre di collagene ed elastina causando il ben noto “invecchiamento precoce”, favorendo in alcuni casi anche l’insorgenza di altre patologie legate alla pelle.
  • UVB: con una lunghezza tra i 280 e i 315 nm, sono meno penetranti rispetto agli UVA, colpendo così lo strato più superficiale della cute. Sono loro i responsabili di scottature, eritemi e altre malattie della pelle.

 

Qual è la differenza tra filtri solari chimici e fisici

In generale, come abbiamo visto, i prodotti solari rappresentano la più importante difesa che abbiamo per proteggere la nostra cute e l’efficacia e la sicurezza di questi cosmetici si basa sulla tipologia e sulla qualità delle molecole anti-UV contenute.

Qualunque sia la sua formulazione, è importante sapere che ogni crema solare presente sul mercato deve rispettare precisi requisiti di legge e superare una serie di test atti a garantirne le performance a livello di protezione da UVA e UVB.

Le diverse formulazioni non si distinguono quindi in base alla maggiore o minore efficacia ma in base al meccanismo di azione.

Ma cerchiamo di capire bene qual è a differenza tra filtri chimici e filtri fisici.

 

Cosa sono i filtri solari fisici

I filtri fisici, detti anche inorganici, possiedono proprietà schermanti. Si tratta di sostanze che, grazie alla loro opacità, creano un vero e proprio schermo alle radiazioni UV.

Sono formati da piccole particelle minerali in grado di riflettere i raggi solari. A differenza di quelli chimici, i filtri solari fisici non penetrano nella pelle (motivo per cui sono meno allergizzanti e considerati tra i più delicati sulla pelle) e non trattengono il colore (evitando quindi che si surriscaldi!). Inoltre, cosa molto importante, non vengono né alterati né danneggiati dalle radiazioni solari. Sono in grado di respingere sia le frequenze UVA che quelle UVB.

In poche parole, potremmo definirli come degli specchi che ci proteggono attraverso un meccanismo di riflessione.

 

Cosa sono i filtri solari chimici

I filtri chimici, detti anche organici, sono sostanze di sintesi in grado di catturare l’energia delle radiazioni UV al fine di evitare che raggiungano e danneggino le cellule dell’epidermide e del derma. Agendo su lunghezze d’onda differenti, assorbono in modo selettivo le radiazioni UVA e UVB.
Perché “selettivo”? Perché alcuni assorbono solo i raggi UVA corti, altri ancora sia lunghi che corti.

Queste molecole, una volta assorbite, scompongono le radiazioni solari, trattengono l’energia e poi la rilasciano sotto forma di calore (ecco perché aumenta la sensazione di caldo quando si applicano questi filtri).

Hanno il vantaggio di essere più economici, facilmente lavorabili e, per l’utente finale, risultare più leggeri e “spalmabili”.

Il loro limite più grande è rappresentato però proprio dal fatto che possono dare irritazioni, sensibilizzazioni cutanee e, assorbendo l’energia solare, possono dare il via a reazioni fotochimiche che ne riducono l’efficacia.

Proprio per l’origine della loro composizione, i filtri chimici sono tutt’ora oggetto di approfonditi studi da parte delle autorità competenti poiché, al momento, sembrano essere associabili a danni del sistema endocrino.

 

Come sapere se un cosmetico contiene nanoparticelle

I nanomateriali, argomento approfondito molto bene da Francesca, vengono definiti come componenti con dimensioni comprese tra 1 e 100 miliardesimi di metro.

Quando si parla di nanoparticelle parliamo dunque di materiali estremamente piccoli ottenuti in laboratorio le cui caratteristiche sono ancora poco conosciute.

Diversi istituti di ricerca hanno già lanciato un allarme sulla possibile pericolosità delle nanoparticelle per la salute umana, dimostrandone la tossicità in caso di penetrazione all’interno di tessuti ed organi.

Per renderne evidente la presenza o meno, i fabbricanti e distributori di cosmetici hanno l’obbligo di indicarne la presenza in etichetta, all’interno della lista degli ingredienti. Il nome della sostanza deve essere seguito dalla dicitura “nano” all’interno di una parentesi.

In attesa che si faccia maggiore chiarezza su queste nuove tecnologie, ci raccomandiamo di non abbassare la guardia e controllare SEMPRE l’INCI di tutto ciò che acquistate!

 

Quali solari scegliere e cosa vi proponiamo noi

Un solare con una buona formulazione lo si riconosce per diversi aspetti. Come abbiamo visto fino a qui, la tipologia di filtri utilizzati è sicuramente uno degli aspetti fondamentali ma non è l’unico.

Il solare deve avere i seguenti requisiti:

  • Offrire un’efficace protezione dalle radiazioni UVA e UVB;
  • Essere resistente all’acqua e al sudore;
  • Essere ben tollerato dalla cute, sicuro ed efficace;
  • Non contenere sostanze allergizzanti;
  • Essere facile da applicare;
  • Essere realizzato con soli filtri fisici NON nano.

 

Per questo motivo, all’interno dello Shop di Idee dalla Natura, abbiamo deciso di proporvi solamente prodotti con formulazione naturale, con filtri fisici minerali non nanizzati che proteggono dai raggi UVA e UVB.

 

Trattandosi di un argomento poco diffuso andremo sicuramente ad approfondire ulteriormente. Se avete qualche domanda o curiosità non esitate a scriverci in modo da potervi fornire risposte adeguate anche grazie al prezioso aiuto di Francesca!


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